sabato 7 novembre 2009

La geografia di finisterra II: Le principali città


Addoneis
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La Capitale dell’Impero delle Tre Spade si è sviluppata ai piedi del Santuario dell’Oracolo di Thiln, tanto che in un antico idioma “Addoneis” significa proprio “Città del Santuario”. In essa sorgono numerosi antichissimi luoghi di culto dei Cento Dèi. In seguito, quando i Teophan abbracciarono il culto della Triade, vennero costruiti i Simulacri di Sennak, Kerib e Naker con annesso il Tempio Tripartito, cuore del potere del clero imperiale. Altro luogo significativo è la Cittadella che, all’interno di una possente cinta di mura racchiude il palazzo imperiale, la biblioteca, la caserma dei Cavalieri Argentati.


La città è cinta da una cerchia di mura incardinata su quattro torri e collegata al Baluardo di Fortebraccio, che sorge nei pressi del porto. La parte maggiore della città si è sviluppato sulla riva nord-occidentale, dove si distendono i quartieri abitati dalle famiglie degli Uguali, caratterizzati da ville basse dotate di parchi e costruite in pietra, e della ricca borghesia, che abita ai piani bassi di palazzine di più piani, che ai livelli più alti ospitano servitori e operai.
Quando Addoneis dominava su tutta Finisterra e al Trono di Porpora giungevano i tributi di milioni di sudditi la città si era estesa anche a est del porto dove erano sorti quartieri di case di fango e legno, distese su vicoli molto stretti.
Con la decadenza seguita alla secessione questo quartiere (detto “Suburbio”) si è spopolato ed è stato nuovamente rimesso a pascoli e coltivazione. Negli ultimi cinquant’anni la città ha conosciuto un nuovo sviluppo che ha portato nuovi cantieri nel Suburbio e il restauro del tratto orientale delle mura. Molti contadini sono stati attratti in città dalla prospettiva di lavorare nei grandi cantieri che Ghad X ha stimolato per rinverdire i fasti della sua capitale, costruendo un teatro e un nuovo stadio per le corse dei carri.

La Città Spaccata: parlando della “Città Spaccata” ci si riferisce al complesso formato da Ulciat e Briegel, le due città che sorgono una di fronte all’altra rispettivamente sui lati nord e sud del fiume Dumrak. Tali città sono collegate dall’unico ponte che attraversa il fiume (che perciò è spesso per brevità definito semplicemente come “il Ponte”) e sono sorte originariamente in seguito alla stanzializzazione degli operai che per venti anni sono stati impegnati nella sua costruzione.


Briegel e Ulciat erano un tempo un’unica città, e tali sono rimaste fino alla secessione del regno di Vùos, avvenuta oltre cinquecento anni fa.
Attualmente Ulciat appartiene all’Impero delle Tre Spade, ed è retta da un satrapo nominato direttamente dall’imperatore, che presiede il consiglio dei Pari, formato dai rappresentanti delle dieci famiglie nobiliari più in vista della città. Ai tempi della nostra storia Ulciat è retta dal satrapo Ardaschir originario dalla città di Hura.
La città di Briegel è invece il centro principale dell’omonimo feudo ereditario. Il feudo di Briegel è, fin dai tempi della secessione, dominio dalla famiglia Prekkajnel e il suo reggente prende il nome di Duca. Ai tempi della nostra storia il Duca è Gerb Prekkajnel, sposato a Samara Koilev (sorella di re Verdingaar Koilev) e padre di due figli Joze e Kara.
Sebbene Briegel e Ulciat siano state per lungo tempo un’unica città, e anche in tempi di guerra abbiano sempre mantenuto una certa dose di contatti reciproci, il loro impianto urbanistico è andato nel tempo differenziandosi. La città di Briegel ha assunto caratteristiche più simili a quelle del Regno di Vùos, case parzialmente in legno non molto alte, un castello fortificato, imponenti mura esterne, contenuta espansione demografica. Ulciat ha invece conservato maggiormente lo stile imperiale: una maggiore estensione territoriale, case generalmente in muratura, vicoli stretti, un palazzo scarsamente fortificato, mura perimetrali poco imponenti.

Vùos: è la capitale del regno omonimo ed è ubicata sulla costa sud di Finisterra. La sua fondazione risale ai tempi della prima invasione da parte delle popolazioni degli arcipelaghi. A seguito della loro stanzializzazione gli abitanti di Vùos hanno progressivamente perso gran parte della loro vocazione marinara nonché contatti con i loro luoghi d’origine: ora navigano il Mare Ceruleo (che in quelle zone è particolarmente turbolento) quasi esclusivamente a poca distanza dalla costa, a fini di pesca e commercio interno.


La città di Vuòs sorge al centro di una pianura fertile, sebbene il clima più rigido rispetto a quello dell’Impero renda la sua agricoltura povera al confronto. Come dimensioni è paragonabile a Briegel (e dunque assai meno popolosa dell’intera Città Spaccata). Vùos è cinta da due serie di imponenti mura: le prime racchiudono la maggior parte dell’abitato, mentre le seconde, assai più alte, costituiscono la cosiddetta “Fortezza”. Essa, posta su un basso sperone roccioso, è sede della palazzo reale (di fatto un castello) e dei suoi annessi, dei dormitori della guardia cittadina nonché di tutti i principali edifici pubblici. Il porto, formato da due moli principali e cinque secondari si estende sul lato orientale dello sperone roccioso su cui è costruita la fortezza. Fuori dalle mura esterne, sulla costa orientale è sorto un grande quartiere popolare detto “la Piana”.
La città di Vùos è retta direttamente dalla casa reale Koilev: ai tempi della nostra narrazione il re è Verdingaar Koilev, mentre un ruolo di primo piano all’interno dell’amministrazione del regno è svolto dal suo unico figlio Kjer Koilev.

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