Di ritorno dal San Giorgio di Mantova Books, Gabriele vi racconta com'è andata.
Eccomi di nuovo qui a
raccontare l’ennesima tappa del tour promozionale de Il Risveglio degli Obliati. Questa volta, però il compito è
gravoso, perché mi si attorcigliano le dita sulla tastiera dall’emozione.
Abbiamo vinto.
F2, come chiamiamo tra di noi
il secondo volume della serie, si è aggiudicato il Premio letterario nazionaleCittadella.
La premiazione è avvenuta ieri, domenica 9 giugno 2013 presso il San Giorgio di Mantova Books, presenti tutti e cinque e così emozionati che anche io, lo ammetto, sono
rimasto senza parole.
Ma partiamo dall’inizio.
Edizioni Domino ha iscritto Il Risveglio
degli Obliati al premio, come già aveva fatto con Le Sorgenti del Dumrak che, forse lo ricordate, aveva ricevuto una
menzione di merito. Il Premio Cittadella, fondato nel 2010 dall'Associazione
Piazza dei Bardi, poi passato sotto la gestione dell’Associazione “I sogni nel
cassetto”, ha conquistato in pochi anni un ruolo prestigioso nel panorama dei
concorsi di genere. Al premio possono partecipare tutti gli scrittori italiani
viventi, senza limiti di età. Dal 2012 sono ammessi anche gli ebook e le
auto-produzioni, purché provvisti di codice ISBN.
La giuria di quest’anno era
composta da Alfonso Zarbo (presidente di giuria), Fabiana Redivo (scrittrice e
presidente di Sogni del Cassetto), Gabriella Gregori (traduttrice), Ilaria
Pernice (traduttrice) e Alessandro Iascy (TrueFantasy).
Nel nostro calendario fieristico
avevamo fissato due presentazioni per domenica pomeriggio - una di Finisterra e
una di Trame di Porpora - ma avevamo deciso già da tempo
di assistere alla premiazione che si sarebbe tenuta la mattina, anche se non ci
aspettavamo di vincere qualche cosa. All’inizio della settimana Solange di
Edizioni Domino ci aveva avvisato che il nostro libro probabilmente avrebbe
fatto parte della rosa dei finalisti e che per questo avremmo dovuto essere
presenti. Felici della notizia, ci siamo immaginati una seconda menzione per la
nostra saga.
Appuntamento sotto casa mia
alle 8.00, il che ha voluto dire per Sara e Simone una levataccia terribile
quasi peggiore della mia che tento di coprire le occhiaie con gli occhiali
scuri di ordinanza. Partiamo a bordo della Macchina Nera (la mia) verso San
Giorgio sotto un cielo avvolto da un triste grigiume, ma il morale della truppa
è alto. San Giorgio ci appare, con le sue case color pastello, dopo un’ora e
mezza circa di viaggio.
Il centro culturale dove si tiene la manifestazione è
organizzato intorno a un cortile interno – tipo villa romana – con grandi
porticati, rassicuranti barriere contro il cielo plumbeo. Siamo ancora in
letargo e passeggiamo con calma per gli stand, in attesa della premiazione,
dopo aver montato il mitico roll-up allo stand Domino. Una prima bella sorpresa
è il materializzarsi di due amiche scrittrici di Modena, Francesca Poggioli e
Federica Pini, rimaste poi con noi sino alla fine della giornata.
La festa si anima verso le
10.00 proprio quando, ancora ignari, varchiamo la soglia dell’Auditorium dove
si tiene la premiazione. Assistiamo
alla consegna dei premi di Magia Urbana,
concorso per romanzi di genere Urban Fantasy e Nuove Chimere, per Fantasy sperimentale. Infine ecco il momento del
Premio Cittadella. 12 i romanzi in gara – oltre a noi, I tre Druidi di Stefano Tomei, La
maledizione della fiamma di Silvia Robutti, La maschera e la spada di Alberto De Stefano, Il sigillo del fuoco di Uberto Ceretoli, La profezia dimenticata di Vittoria Sacco, Jagalor, il destino degli eterni di Angelo Berti, W'Unker di Rocca D'ombra di Adriana
Comaschi, Il principe del drago di
Chiara Piunno, L'oscura fiamma della vita
di Alice Moles, Il drago e l'unicorno
di Sonia Barelli, Le paludi d'Athakah
di Stefano Mancini – rendevano la concorrenza decisamente agguerrita. Le prime
segnalazioni, tra cui quella per l’amica Adriana Comaschi anche lei alfiere
Domino, ci fanno presto perdere la speranza di averne ricevuta una.
Terzo e secondo posto vengono rivelati,
anticipati da un suggestivo trailer, poi Fabiana Redivo racconta che il
vincitore del primo premio è stato deciso all’unanimità e non ha lasciato dubbi
ai giurati. Parte il trailer al cui termine si materializza la copertina del
romanzo.
Il
Risveglio degli Obliati.
Per alcuni interminabili
secondi ho onestamente pensato di aver avuto un’allucinazione. Poi tutti hanno
applaudito e noi abbiamo potuto lanciarci in un’esultanza liberatoria. Sul
palco l’emozione è stata tanta, io stesso a cui come al solito qualcuno (Max?)
ha rifilato il microfono, questa volta sono rimasto quasi senza parole. Quella
targa col nome del nostro gruppo e il titolo del nostro libro (subito battezzata
il nostro tessssoro) ci ha ripagato
delle molte notti insonni trascorse a scrivere Finisterra! Dopo le strette di
mano e le foto di rito ci siamo ritrovati al bar del centro culturale a
festeggiare con un meritato brindisi.
A questo punto, tutti su di
giri e anche un po’ storditi attendiamo le 14.45 per la presentazione di
Finisterra assieme alle altre autrici Domino: Fabiana Redivo, M.P. Black e
Adriana Comaschi. Accade però l’inimmaginabile: un acquazzone degno di Blade
Runner si abbatte su San Giorgio. Vento e scrosci d’acqua a secchiate
costringono tutti a spostare gli stand lontano dal cortile interno e abbattono
anche il nostro eroico roll-up che se la caverà con alcune cicatrici e una
decorazione al valore.
Il temporale ha due effetti: il primo, positivo, di
portare molta gente alla nostra presentazione, protetta da quattro solide mura.
Nello stesso tempo però purtroppo svuota anche il festival e scoraggia eventuali
visitatori pomeridiani, tanto che la kermesse finisce per chiudere prima del
previsto. Riusciamo appena a presentare alle 17:45, insieme ai creatori della
piattaforma InBooki e all'amico Martino Vecchi, il nostro Inbook Trame di
Porpora, davanti a un pubblico di amici.
È tale l’euforia per la
vittoria che accantoniamo la bufera come piccolo incidente di scarsissima
importanza, in una giornata di grandi soddisfazioni sia per noi che per la
pluripremiata Edizioni Domino che ottiene un riconoscimento al grande lavoro, non facile, di promuovere
fantasy per adulti di qualità in un paese in cui questo genere è ancora
egemonizzato dalle corazzate straniere.
Un trionfo che vorremmo dividere con
tutti quelli che ci sono stati vicini in questi anni di duro lavoro, con gli
amici, i lettori e con chi, grazie a consigli e critiche, ci ha permesso di
crescere come scrittori.
Ma quanto sono orgoglioso dei miei Maestri!
RispondiEliminaBravi tutti.
Ancora non mi capacito del bel regalo che ci avete fatto scrivendo questo secondo capitolo.
Un plauso vigoroso e rumoroso.
Rod
Grazie, grazie, grazie ^__^
EliminaE non temere, per il terzo e conclusivo capitolo ci stiamo impegnando ancora di più!