Ce ne parla il nostro cronista ufficiale, Gabriele.
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Ebbene si. Eccomi per il secondo
anno consecutivo a scrivere il resoconto della presentazione di Finisterra a
BUK, la fiera dell’editoria ormai divenuta un punto di riferimento per tutti i
modenesi che sono accorsi numerosi anche in questo freddo week end marzolino.
Quest’anno, assieme alla casa editrice Domino, abbiamo deciso di puntare in
alto. Non contenti della scommessa di bissare con Il Risveglio degli Obliati il trionfo avuto lo scorso anno con Le Sorgenti del Dumrak, abbiamo inserito
la presentazione in una manifestazione destinata a passare alla storia di BUK,
che non a caso quest’anno aveva come tema proprio il genere fantasy.
Finisterra, infatti, è stata presentata nel corso di una vera e propria tavola
rotonda, in compagnia di altre due autrici di Domino: Fabiana Redivo con Aghjkenam il segreto della città perduta
e Adriana Comaschi, con W’Unker di Rocca
d’Ombra. Due ore interamente dedicate al Fantasy, dalle 16 alle 18, una
vera maratona che, non a caso, si è “corsa” in Sala Dorando Pietri.
L’emozione era notevole.
Adriana Comaschi non è solo una collega autrice. È l’editor che ha tenuto a
battesimo Finisterra quando proponemmo il primo volume alla Domino, un’autrice
di lunga esperienza, anche lei segnalata lo scorso anno come noi al premio
Cittadella.
Fabiana Redivo poi sta al Fantasy italiano come Sergio Leone sta allo Spaghetti
Western. La sua saga del Mago Debeer
pubblicata per la Nord
dal 2000 è stata probabilmente la prima saga italiana fantasy a uscire dalle
strette cerchie per iniziati. Insomma, se aggiungiamo che tra il pubblico c’era
la nostra amica Cecilia Randall, una delle più significative autrici italiane del
genere, vi renderete conto come una certa ansia da prestazione ci abbia pervaso
sin dalla prima mattina. Moderatore dell’evento, il nostro amico Marco Giorgini
di KultVirtualPress che non potremo mai ringraziare abbastanza per la pazienza
e la professionalità con cui ha condotto il lungo talk show, dando il giusto
ritmo al pomeriggio. È anche grazie alla sua presenza che quando ci siamo
seduti davanti al pubblico, l’emozione si è calmierata e la nostra mente
collettiva ha cominciato a lavorare come un sol uomo, fenomeno che sarebbe da
far studiare, parafrasando Liga, a uno
bravo davvero un bel po’.
Non mi dilungherò nella nuda
cronaca degli eventi, ma vorrei citare alcune perle che sono uscite in questo
denso workshop. Molto interessante il riferimento di Adriana Comaschi sui
personaggi che prendono vita e che spesso obbligano
l’autore a rivederne il destino e lo spessore, cosa capitata anche a molti
personaggi di Finisterra e che quindi condividiamo appieno. Molto affascinante
e onirico il racconto di Fabiana Redivo sulla genesi del mondo in cui è
ambientato il suo Aghjkenam. Infine,
noi abbiamo raccontato la nostra esperienza multitasking, in cui il mondo di
Finisterra ha preso vita non solo nella trilogia, ma anche sul blog, nelle
tavole grafiche di Elena Bertacchini esposte in questi giorni a Fantastiche Matite (Biblioteca Crocetta), nel Gioco di
Narrazione che verrà presentato a Play il 6-7 aprile, in Trame di Porpora, pubblicato su piattaforma Inbooki. Insomma, un mondo divenuto ormai fisico, reale e che a
tutti noi sembra quasi di aver visitato di persona.
Non è mancato un commento amaro sul
provincialismo della grande editoria italiana, che ancora fatica a “sdoganare”
gli autori italiani di fantasy, spesso relegati nelle collane per ragazzi o
costretti a utilizzare uno pseudonimo “anglofilo”. Sebbene la sensibilità del
pubblico verso gli autori italiani sia aumentata negli ultimi anni, questo gap
culturale ancora deve essere colmato, forse più dagli addetti ai lavori che dai
lettori, ed è un bene che una manifestazione come BUK abbia dato spazio ad
autori di fantasy per adulti quali sono, pur con profonde differenze tra loro,
tutti e tre i volumi della Domino presentati sabato.
Alla fine crediamo che la
scommessa sia stata vinta. Il pubblico è stato folto ed attento, gli autografi
firmati sono stati molti (la vanità, seppiatelo, è il nostro peccato preferito),
la soddisfazione tanta. Un grazie va a tutti coloro che hanno assistito alla
presentazione, quelli seduti e quelli che hanno intasato la porta della sala
Dorando Pietri, oltre all’organizzazione di BUK
per l’opportunità che ci ha offerto. Ci siano concessi alcuni ringraziamenti
speciali. Come al solito il nostro fan club formato da Fabio, Elena, Eleonora
ed Erika (eroica spettatrice febbricitante), i
nostri allievi della “cantera” di XOMEGAP: Silvia, Raffaella, Luca, Druzya,
Angela, e naturalmente i nostri familiari. Per tutti loro stiamo pensando di
commissionare una maglietta in foggia di Cherphin…
Ancora un ringraziamento va ad
Alberto Panicucci di Riflessi di Luce
Lunare (RiLL), che ci ha fatto graditi
complimenti a fine presentazione. Infine, un grazie va a Igor Comunale e Anna
Eleonora Colombo de La Nicchia che avevano recensito Le Sorgenti del Dumrak (recensione non
del tutto positiva, ma precisa e gradita come tutte le critiche costruttive) e
che ci hanno cercato a fine presentazione per conoscerci di persona.
Credo che questa esperienza di
BUK sia stata un successo, non solo perché abbiamo venduto i nostri libri e
perché il bagno di folla è sempre il nettare del quale si nutre chi pubblica
romanzi. Soprattutto si è parlato di un genere, il fantasy, che noi amiamo e
che crediamo sia in grado di regalare sogni come pochi altri.
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Non ci resta che augurare a tutti
Buona Pasqua e invitarvi il 6-7 aprile a Play.
Credits foto: Stefano Paolini (studio129), Eliselle
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