domenica 13 giugno 2010

Le religioni di Finisterra

Fin dalla comparsa delle prime tribù, i popoli di Finisterra adorarono per millenni i Cento Dei.
Incarnazione del potere degli elementi e delle forze della Natura, essi venivano invocati per proteggere, per prosperare, per maledire.
Thiln, la Dolce Madre Terra, era la divinità che proteggeva le donne incinte, Nat-Hura, il dio pesce, veniva invocato per tornare dal mare con le reti piene, Maan era il dio che proteggeva i focolari domestici.Ma vi erano anche Dei crudeli: Ctonio, dio del fuoco e dei metalli, i cui seguaci offrivano sacrifici di sangue per rendere più forti le armi forgiate, Folgot, il macabro dio delle spoglie mortali a cui venivano dati in pasto i cadaveri, Urtal il dio delle tempeste, che i marinai temevano sopra ad ogni cosa.
Essi erano reali presenze nel mondo e nelle vite dei Finisterriani e il loro potere si manifestava ogni giorno in ogni luogo in cui vi fossero occhi umani per testimoniare.
I giorni dei Cento Dei furono anche quelli degli Eroi, esseri umani dalle capacità straordinarie che si sollevarono al di sopra delle masse compiendo grandi imprese, sconfiggendo mostri, conquistando imperi.
Offrendo le loro vittorie ai Cento Dei essi vennero premiati, al termine della loro vita mortale, con un’altra vita, eterna questa volta, da trascorrere in un’isola colma di piaceri e prosperità.
L’Isola degli Eroi, posta all’estremo confine orientale di Finisterra, divenne presto un luogo leggendario reso più misterioso dal fatto di non poter essere raggiunto da alcun piede mortale tranne quello delle Heliti, le sacerdotesse della città di Heliana, votate al servizio degli Eroi.
Accadde però che dalle Isole Meridionali arrivassero un giorno nuove genti.
Questo popolo, composto da uomini più alti e forti degli abitanti di Finisterra, iniziò a colonizzare le terre che si trovavano a Sud del Dumrak e ivi a prosperare, forti del loro numero, della loro prestanza fisica e di armi forgiate con metalli apparentemente indistruttibili.
Essi portarono, insieme a nuovi usi e nuovi costumi, anche il loro culto fondato sulle leggi dettate da una Triade Divina*.
La Triade era composta da: Sennak, la Giustizia, Kerib, l’Ordine e Naker, la Sapienza. Essi erano considerati al di sopra di ogni altra divinità e le loro leggi regolavano ogni ambito della vita dei mortali predicando un’elevazione dell’uomo sugli animali e una società civile fondata sulla giustizia per dirimere le controversie, l’ordine per mantenere un costante equilibrio fra le forze del mondo e la sapienza per ottenere nuove conoscenze in ogni ambito: dalla scienza, alla tecnica, alle arti.
Fu Klios Teophan, figlio di Karim, fondatore dell’impero, che decise, per sedare le sanguinose guerre che stavano stremando le genti di Finisterra, di convertirsi al nuovo culto rendendolo religione di stato.
Ancora oggi il culto della Triade è la religione ufficiale dell’Impero delle Tre Spade e il Gran Sacerdote, il sommo Amjad ai tempi della nostra storia, è anche il Gran Visir e primo consigliere dell’imperatore.
Altre figure di spicco all’interno del Clero operante fra le mura di Addoneis sono, per la Triade: Jade al-Athar, Prima Sacerdotessa di Naker e Talìa Na’imah sacerdotessa guerriera incaricata della sua difesa; per i Cento Dei, Cronuil, Prima sacerdotessa di Thiln.
Nella lontana Heliana invece, nei giorni della nostra narrazione, a capo della città delle sacerdotesse consacrate agli eroi è Berianna, la Voce delle Heliti.

*Nell'immagine è raffigurato il simbolo della Triade Divina.

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